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Prima il dovere

02/06/2020
Posted by View: 1220
Sapeva dal giorno in cui aveva accettato quella seconda pelle, che sarebbe stata sia la sua redenzione sia la sua morte. Dal giorno in cui aveva indossato la tuta cibernetica che ora lo rendeva più macchina che uomo, sapeva che li avrebbe abbattuti tutti. Ogni dirigente delle MegaCorporazioni, ogni assassino, ogni strumento nell’egemonia di questo mondo distrutto e andato in frantumi. Anche se ogni pezzo di tessuto si sarebbe mangiato ogni volta un piccolo pezzo della sua anima, sapeva che il sacrificio di sé sarebbe stato ciò che alla fine avrebbe liberato di nuovo l’umanità. E un giorno lo vide. Il bagliore nell’oscurità, la brace tremolante che aveva riposato così a lungo stava finalmente prendendo fuoco. Non era più l’unico a fronteggiare quella tirannia distopica; ed era un grido di battaglia per la rivoluzione che da tempo doveva arrivare. Purtroppo, il suo slancio verso l’alto, il raggiungimento del suo obiettivo, sarebbe stato anche la sua fine. Con solo pochi brandelli di umanità rimasti, la minima scintilla della sua essenza per adempiere alla sua missione, la sentiva ancora; l’ombra persistente, l’ultima tappa di questo lungo viaggio. Un destino che avrebbe affrontato a testa alta, indipendentemente dalla forma in cui era entrato. Non si sarebbe mai
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Alla fine lei sorrise…

31/05/2020
Posted by View: 1150
Lei ha allungato una mano. La bellezza della terra in sfere congelate Formata dalle sue lacrime sin dai tempi antichi Lei è stata qui, benedetta dalla luce della Luna Maledetta dalla luce del giorno La dea della morte non è chi pensi. Lei è la figlia dei sorrisi, la rosa sulla guancia Amata da tutti, ma odiata da tutti Sapere ed odiare… era colei che ha causato la rovina. E così la ragazza si alzò e divenne una donna Che ha sofferto attraverso tante prove Guardando la scomparsa dei suoi amici Mentre andavano in paradiso Tenendo la loro mano fredda come pietra. Andati alla terra promessa con le lacrime aggrappate ai suoi occhi. Lei urlò verso il cielo, poi venne la caduta L’ondata della fortezza e l’odiata rovina La gente aveva urlato come se fosse la fine, o almeno così sembrava. L’angelo della morte con ferocia nei suoi occhi Tirò fuori le ali grandiose e volò verso l’azzurro del cielo. Ha sconfitto i demoni, ne ha combattuto a milioni Non si è mai curata delle proprie ferite Mai preoccupata i quali fossero i loro peccati Ché quelli che amava e di cui aveva cura Doveva condurli alla porta della Morte. Ora, racchiusa in una lotta senza fine Ha trafitto e ucciso, per vedere la luce. Frecce e spade piovevano su di lei Ma andava bene, perché doveva soffrire. Ricordando
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Svegliati, Icaro!

31/05/2020
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Svegliati, Icaro. Hai dormito per molto tempo, hai avuto un brutto incidente. Non devi preoccuparti, va tutto bene. Abbiamo messo a posto il tuo corpo, la tua mente. Affidati a noi, ti conviene. C’è stato solo un problema al tuo vecchio dispositivo Non ha retto al calore, tuo padre non aveva calcolato bene E’ un miracolo che sei ancora vivo. Ma ora ci siamo noi Illumineremo la tua strada Ti daremo quello che vuoi Il Sole sta morendo, c’è bisogno di un eroe Uno come te che sia pronto al sacrificio Che mostri la via a tutti gli altri Avrai ali cibernetiche Polmoni elettronucleari Sensi potenziati Visori per scrutare nell’infinito Ogni tua mossa sarà oggetto di venerazione. Sarai un dio. Vai verso quel Sole che ti ha respinto una prima volta Adesso è troppo debole, non potrà farlo ancora. Vendicati! Uccidilo! Avrai tutto per farlo! Te lo daremo noi. In cambio… in cambio… Ti chiediamo solo il tuo sangue. Tanto non ti servirà più nel Mondo Nuovo E se tutti vedranno che tu ne puoi fare a meno Anzi, che sei più forte di prima, sei invincibile!… Allora anche gli altri rinunceranno al loro. E in un mondo senza sangue Nessuno soffrirà più. Capisci che nobile risultato? Svegliati Icaro… il Sole ti aspetta. (Maurizio De Paola) https://www.facebook.com/depaolamaurizio/
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Un giro di valzer

31/05/2020
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Mi tira avanti, ondeggiando con grazia e facendo un passo al ritmo dell’orchestra. Anche se la folla dei belli e dei ricchi mascherati nei loro completi ci fissa, i suoi occhi rosso vino non lasciano mai i miei. Non riesco a leggergli dentro, sono troppo oscuri e misteriosi. Ma il calore bruciante del suo sguardo mi fa girare la testa e mi fa arrossire. Non mi importa della gente che guarda; mi fa sentire come se fossimo solo noi due. Si avvicina, avvolgendomi le braccia attorno alla vita per attirarmi a sé. Sono un coniglio catturato dal cacciatore. All’improvviso fa un passo indietro, le sue labbra si piegano in un ghigno mentre mi fa volteggiare; tutti e tutto diventa confuso. Sto ansimando… mi rimette di nuovo tra le braccia. Sono un uccello in gabbia. Il suo corpo irradia un calore febbrile che bramo da lui. Il mio abito di seta improvvisamente sembra troppo stretto e non riesco a respirare. Voglio strapparlo via… strapparlo via… come un animale. Mi sta soffocando e posso solo piegarmi indietro e fissare il lampadario, anche se è troppo luminoso per guardare a lungo. Posso sentirlo sporgersi in avanti più vicino al mio cuore e voglio piangere quando
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Il colore preferito

10/05/2020
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“Qual è il tuo colore preferito?” – chiese una voce calma ma stranamente intimidatoria. Una ventina di uomini erano in piedi davanti a lui. La stanza era quasi completamente buia, illuminata solo dalle luci del flash attaccate alle loro pistole. Avevano svolto diverse missioni prima, alcune anche in zone di guerra, ma non avevano mai avuto un contratto del genere. Il loro obiettivo era una sola persona, un adolescente con i capelli bianchi. La cosa strana non era quello che dovevano fare, dato che prendevano quasi ogni lavoro se veniva pagato abbastanza bene. Era come dovevano farlo. Se qualcuno assume così tanti mercenari per uccidere una sola persona, si deve essere qualcosa di strano. “Qual è il tuo colore preferito?” – ripeté la sua domanda, senza guardare nessuno, come se stesse parlando da solo. Si avvicinarono di qualche passo e lo circondavano completamente, puntando le luci direttamente su di lui. “Più facile del previsto” – pensò il capo, alzando lentamente la mano, dando il comando di sparare. Centinaia di proiettili saettarono nell’aria, tutti colpendo il loro obiettivo. Dopo alcuni secondi smisero di sparare, il ragazzo giaceva immobile a terra. “Vai e controlla se è morto!” – il capo ordinò l’uomo alla sua destra. Il ragazzo si avvicinò al corpo
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